Alcuni giorni fa, in un libro, ho letto questa poesia di R.S. Thomas che dice:
"ci sono stati momenti in cui, dopo ore passate in ginocchio in una chiesa fredda, una pietra è rotolata via dalla mia mente e ho guardato dentro e ho visto le vecchie domande giacere piegate e messe in un angolo da parte, come il mucchio dei panni funebri di un corpo d'amore risorto".
L'attesa sulla soglia può essere lunga: conta però sapere che la pietra non blocca più l'entrata, che il nostro bussare riceverà risposta, perché dentro qualcuno aspetta. E ci dice: “Cristo è risorto”. Ti comunica, per mezzo della Sua Chiesa, la stessa vita del Risorto. Potrai sperimentare che la Sua forza d’amore ti trasforma e ti fa diventare una creatura nuova.

Santa Maria, donna del terzo giorno,
donaci la certezza che, nonostante tutto,
la morte non avrà più presa su di noi.
Che le ingiustizie dei popoli hanno i giorni
contati. Che i bagliori delle guerre si stanno riducendo.
Che le sofferenze dei poveri sono giunte agli
ultimi rantoli. Che la fame, il razzismo,
la miseria sono il riporto di vecchie contabilità
fallimentari. Che la noia, la solitudine,
la malattia sono gli arretrati dovuti ad antiche gestioni.
E che, finalmente, le lacrime di tutte le vittime delle
violenze e del dolore saranno presto prosciugate
come la brina dal sole di primavera.
Santa Maria, donna del terzo giorno,
strappaci dal volto il sudario
della disperazione e arrotola per sempre,
in un angolo, le bende del nostro peccato.
A dispetto della mancanza di lavoro,
di case, di pane, confortaci col vino nuovo
della gioia e con gli azzimi pasquali
della solidarietà. (T. Bello)

Buona Pasqua.
con Don Simone, Don Giancarlo

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